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campanilismo is the way, che afa che fa, fare schifo, farsi li spierti, gente che non si sopporta, non fare un cazzo e scrivere, sclero, sopravvivenza estrema, tempo perso, vieni a macellare in Puglia, violenza nel ghetto
Piccola introduzione:
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Questo per risollevare un minimo le sorti del nostro blogazzo parmigianesco che praticamente non vede la faccia di cazzo del sottoscritto e il naso a forma di cazzo del compare De Franco da due mesi. Si sa, siamo tipi molto attivi: di roba da digerire ce n’è tanta ogni giorno e i nostri stomaci, per quando capienti, il fondo ce l’hanno (o almeno sospettiamo di averlo, anche se le nostre madri continuano a ripeterci il contrario…ma che ne sanno loro, come dicevano le femministe: “lo stomaco è mio e me lo gestisco io!!!”). In ogni caso, nonostante la nostra latitanza virtuale, porgiamo i nostri più sinceri, calorosi e sugosi saluti a tutti coloro che sono finiti su questo blog per puro caso mettendo come termini di ricerca cose come:
- pubblicita patatine america pecora urla;
- porno milfoni;
- cos’è il prolisso;
- razza buoi da lavoro;
- donne nude che baciano in bocca le altre donne nude con delle tettoni con qualche cantante;
- non bisogna cercare gesu’ a convenienza;
- fra richi e poveri puo nascere amore;
- listino prezzi findus 2013;
- orologi a forma di figa;
- il disco spacca m2o ogni quanto va in onda;
- bomboclat che chiude dicendo di far crescere l’erba;
- come si dice in napoletano sto cazzo di internet che non va;
- fica lessa fatta in brodo;
- hai visto quanta bella ciccia? ha due tettone super mmmm!!;
- pensavo fossi un po stronzo ma non fino a tanto;
- vivo come voglio, nessuno mi deve dirigere, tutti perfetti a comandare, e tutti minchioni al momento di fare;
- quochi arrapati;
- che cosa succede durante un rito satanico;
- nicole minetti quanto è alta;
- io vado all’eurospin
(nulla di quanto riportato è inventato ma preso paro paro senza modifiche alcune dalla lista dei termini di ricerca che wordpress compila da quando PF è stato aperto sino ad oggi; ce ne sono tantissime altre allucinanti, per chi fosse interessato possiamo inviare la lista completa previo pagamento in cibo e vino, gnè!).
Grazie per il vostro supporto!!! Vi amiamo! In alto in calici e le parmigiane!!! Che il partito dell’amore possa trionfare sull’odio! Siete tantissimi e vorremmo abbracciarvi tutti come degli involtini: YOU KNOW WHO YOU ARE!!! Ci rendete ogni giorno più orgogliosi di questo blog, siete assolutamente i migliori lettori che si possano desiderare! MPUNNA MOI, SIENTI COMU BBBBBRRRRRRUCIA INTRA STU CORE!!! TOCCU LU CIELU CU NU DICETU!!! YOU ARE THE BEST FUCK THE REST!!!
Se finora il tono dell’articolo può tradire contentezza, o soddisfazione addirittura (per cosa non si capisce), è solo perchè a pranzo ho mangiato prosciutto + mozzarella come antipasti, seguiti a ruota dagli spaghetti con le cozze, involtini ed infine gelato. Questo è l’unico lato positivo di ferragosto.
Fine.
Punto.
Basta cazzate.
E’ tempo di soffrire e di soffriggere la nostra anima nell’olio bollente della disperazione.
Risate incresciose: QUESTA VOLTA NO!
I lati negativi del caldo, lo sappiamo, sono tanti, soprattutto se siete dei ciccioni obesi come me: non appena si fa un movimento, eccoti subito trasformato in una spugna umana grondante sudore che manco il mostro della laguna nera appena emerso dalla palude (laguna e palude sono la stessa cosa? bò). Per non parlare delle funzioni mentali e cognitive che praticamente si abbassano al di sotto dei già minimi standard richiesti da un essere umano per essere definito tale. Il condizionatore diviene il nostro dio, totem salvifico e dispensatore di cose buone al quale rivolgiamo continuamente preghiere affinchè il suo fresco alito divino ci sia sempre. A proposito di alito, bocche, gole: la birra ghiacciata è lo scettro del potere. Seguono: rutto libero alla Fantozzi, piedi scalzi che nel giro di tre giorni diverranno completamente neri, vestiario costituito solo da mutande e pantaloncini ELASTICIZZATI (!!!) macchiati di qualsiasi cosa e gelati vari ed eventuali. Se poi avete un cane, la compagnia è fatta (il mio non sopporta assolutamente il caldo come me, e si riversa con un tonfo pesantissimo a terra guardandomi disperato). I miei scompaiono, lasciandomi da solo a casa che diventa un bunker che nemmeno l’area 51. La mia crociata contro il caldo dura per tre mesi quasi e mezzo: ho più di due settimane di dura lotta davanti a me. Salvate il soldato Parmigiana.
Il caldo fa schifo. L’umidità fa schifo. Il non potere mangiare cose massicce perchè se no poi sudi e stai male fa schifo. Se poi ci mettiamo in mezzo anche ferragosto, il quadro è completo: qui il caldo porta a galla tutta la misantropia latente che c’è in noi. Personalmente non l’ho mai capita come festa, e non tanto dal punto di vista religioso (ha a che fare con l’assunzione di Maria fra i dipendente statali del paradiso), ma proprio dal punto di vista dello stare insieme. San Lorenzo, per lo meno, ha il fascino romantico delle stelle cadenti grazie alle quali le belle signorine sono più inclini ad aprire i loro arti inferiori. Ma aspettare spasmodicamente la sera del 14 agosto come manco fosse capodanno, con enorme dispendio di organizzazione e rotture di cazzo, non lo capisco. Sarà forse che sto invecchiando ma vedere a Torre Chianca distese e distese di diciottenni (e non solo loro) alle prese con le prime canne ed ubriacature non mi fa nè caldo nè freddo. E’ come se si volesse vivere solo per quella sera dimenticandosi fra l’altro che c’è tutta un’estate per uscire in spiaggia con la tenda, se mai lo si volesse fare. Ma tanto ormai così fan tutti e quindi alèèèèè, tutti in massa a stare compressi in 1 mt x 1 mt di sabbia, ascoltando tutti la stessa musica (lu reggae a mienzu a nui) e con il fumo del falò negli occhi. Sensato per chi lavora dieci ore al giorno per tutta l’estate e giustamente aspetta ferragosto per sfanculare tutto e tutti. Ma per il resto, come dicono gli Eyehategod, salentini puri: Lecce is the new Vietnam.
Se a ferragosto vi sale la viuuuulenza, vi trasformate in belve inferocite, incominciate a prendere tutti a mazze da baseball sui denti e vi sentite molto Attila flagello di dio non preoccupatevi: è assolutamente normale. Come al solito la scienza ha la risposta pronta e con la sua solita sicumera ci informa che la violenza fra gli uomini dipende anche dal clima. Esatto, avete letto bene. Ora potete andare da quella stronza della maestra delle elementari che vi diceva di essere un teppistello e dirle che aveva torto: in quel giorno in cui avete picchiato il vostro compagno per farvi dare la merendina c’erano più 30° all’ombra. In sostanza, i soliti scienziati americani strapagati delle università di Princeton, Berkeley, Auanasgaus e Vuots Amerriga, invece di andarsene a mare si sono presi il fastidio di raccogliere, rendere omogenei e scientificamente credibili circa sessanta lavori già effettuati sul passato e sul presente nelle relazioni fra violenza e clima. Per farla breve: sti geni sono arrivati alla conclusione che, per ogni deviazione standard del cambiamento nel clima verso temperature più alte o verso precipitazione più abbondanti, si può stimare che la frequenza di atti violenti tra individui aumenti del 3,9% e che la frequenza dei conflitti tra gruppi cresca del 13,6%. E dal momento che si prevede che le zone popolate del pianeta si riscaldino tra le due e le quattro deviazioni standard entro il 2050, si potranno avere aumenti consistenti di violenza. In sostanza: siamo fottuti. L’influenza del caldo e delle precipitazioni estreme, in passato, sono stati fattori importanti per la caduta di alcuni imperi come quello dei Maya (sucate alieni!), degli Angkor nel Sudest asiatico e delle dinastie cinesi Tang e Yuan in Cina. In India, hindu e musulmani si spaccano il culo in seguito a precipitazioni abbondanti o scarse. Da parte mia tendo ad essere violento quando il cibo tende a diminuire….Ma non è finita qui. I simpaticoni sostengono che c’è una forte correlazione fra caldo e intemperanze individuali: gli automobilisti suonano di più il clacson, i giocatori di football litigano più spesso, aumentano gli stupri, le rapine, la violenza domestica e i poliziotti sono più propensi ad usare la forza (ma questo anche quando fa molto freddo, sai com’è, un po’ di movimento ti riscalda :I ).
A vedere le scene di schizofrenia sulle spiagge salentine a ferragosto mi verrebbe quasi quasi da crederci a questa ricerca; speriamo allora che continui a fare sempre più caldo così magari ci togliamo qualcuno dalle palle e l’estate prossima staremo tutti un pò più larghi. Nell’eventualità di un’apocalisse estiva in cui l’impero balneare di Lecce e provincia collassi portando morte e miseria, bisogna arrivare belli attrezzati. Max Brooks ha pensato agli zombie, noi dobbiamo incominciare a provvedere ai bagnanti mutanti trasformati dal caldo in bestie feroci affamate di carne umana e rustici.
Affilate i machete!
Caricate i fucili a pompa!
Mettete dell’esplosivo nelle angurie e nei pasticciotti così da utilizzarli come mine!
Potremo capire se qualcuno si è trasformato in un bagnante mutante se incomincerà a dire in continuazione: SINE MOI A QUAAAAAAIIIII!!! SALENTU: LU SULE LU MARE LU IENTU!!! BEDDHRA MIA, IENI A QUAI SCIAMU A DDHRAI!!! ‘MPUNNAMU TUTTI A MIENZU ALLA DANCE HALL PE LI MASSICCI!
Caricate tutta l’attrezzatura necessaria per scappare da Lecce sul vostro pick-up iper blindato e mentre sfrecciate sulla circonvallazione sparando con il mitragliatore sui bagnanti mutanti, mandate a tutto volume sta roba:
6. All Pigs Must Die – Nothing violates this nature
Già il titolo di questo pezzo è troppo gasante da urlare quando starete correndo come pazzi con il pick up investendo quanti più bagnanti possibile! Il secondo disco degli All Pigs Must Die è essenzialmente come questa canzone: veloce, diretto, selvaggio e contornato da un’atmosfera grigio soffocante come la copertina. Niente di così trascendentale ma un paio di gradini più centrato rispetto al primo album. Ah, e stiamo parlando del batterista dei Converge. Daje!
66. Church Of Misery – Thy kingdom scum
Nel bel mezzo della carneficina salentina, i jappo Church Of Misery ci ricorderanno con questo ultimo discone che c’è stata gente prima di noi che ha massacrato un sacco di persone e magari dopo si sono pure scopati il cadavere: infatti, per chi non lo sapesse, i testi del gruppo parlano esclusivamente di serial killer psicopatici necrofili assassini e delle loro simpatiche gesta. Ottimo per prendere spunto durante l’apocalisse estiva! Chi li conosce sa già: stoner doom di quello buonissimo, con suoni iper saturi e qualche sferragliata sludge di qua e di là per rendere il tutto ancora più schifosamente molliccioso. Per tutti gli altri: vergognatevi. Consigliato a chi pensa che i giapponesi piccoli piccoli non possono avere vocioni cavernosi da stupratori.
666. Gorguts – Colored Sands
Assaggino del disco che uscirà verso fine mese, giusto in tempo per salutarvi sulla nuova alba nucleare post-apocalittica estiva (ma in rete si trova già se siete veloci…). A me ha gasato. Anche a chi non ascolta metal o apprezza suoni molto più sbilenchi e math i Gorguts potrebbero andare bene. Parlando di una band che suona da più di vent’anni (e che, a mio avviso, rimane ancora molto sottovalutata), li considero i precursori di un nuovo modo di intendere il metallo, modo che da almeno cinque anni sta conoscendo sempre un maggior interessamento sia da parte degli artisti che dagli ascoltatori.. Parlo di gruppi come Deathspell Omega, Ulcerate, Portal, Mitochondrion, giusto per citarne alcuni, in cui c’è meno satana e più cervello, ma un cervello multi sfaccettato e non segaiolo e nerd sullo strumento. Tutta roba che la gente normale non ascolterebbe mai ma che io e Lovecraft apprezziamo molto. Tornando ai Gorguts, abbiamo fischi, feedback, arpeggini, armonici che spuntano quando meno te lo aspetti e un basso che sembra il rumore delle ruote del pick-up mentre schiaccia il cranio dei bagnanti mutanti. D’altrode il bassista suona anche in questi, e secondo me i Gorguts si sono lasciati molto influenzare. E questo li rende dei grandissimi gaggi!